Ho scoperto di Youmani, per caso. Ero alla ricerca di storie belle, ed ho letto sul loro sito questa semplice frase:
“Crediamo che il teatro serva per capire le leggi della convivenza. Crediamo che il teatro sia saper stare bene insieme, capire come essere se stessi,
narrare la vita che si ha dentro.”
Ma quante cose belle in una frase soltanto. C’è davvero il segreto per stare bene con sè stessi e gli altri. Non ho resistito. Ho contattato una fondatrice di questa onlus e mi sono fatta raccontare tutto.
Ciao Chiara, chi sei e cosa fai nella vita?
Ciao, grazie per lo spazio e il tempo che ci dedichi. Sono Chiara, ho 39 anni e in questo momento sto cercando di capire cosa voglio fare da grande.
Come e perché è nato il progetto Youmani?
Youmani è un sogno che ogni giorno prende forma un po’ di più. I suoi primi passi li ha fatti 2 anni fa spinti dalla passione e dalla voglia di fare qualcosa di bello.
Con Nicoletta, il Presidente di Youmani, facciamo teatro da tempo. Ci siamo conosciute anni fa durante un seminario estivo. Dopo alcuni corsi e un po’ di esperienze insieme abbiamo deciso di fare qualcosa di nostro. E, visto che quando sogniamo ci piace farlo in grande, abbiamo deciso di creare una Onlus, dove divertirci facendo teatro ma soprattutto con lo scopo di diffondere la cultura teatrale e di portare il teatro anche dove, per ragioni differenti, il teatro non arriva con facilità.
Cosa fate sostanzialmente?
Un sacco di cose!
Facciamo prima di tutto Spettacoli in cui i nostri soci volontari, tutti teatranti, si mettono in gioco, divertendosi per raccontare storie.
Produciamo i lavori e poi cerchiamo di replicarli e portarli in giro, per raccogliere fondi e creare progetti di teatro benessere e crescita.
Laboratori nelle scuole dove il teatro diventa un mezzo molto forte di educazione e crescita.
Collaboriamo con un centro diurno per minori, dove portiamo avanti progetti e laboratori. A tal proposito ci piacerebbe arrivare a lavorare nelle carceri, nei quartieri disagiati, in ogni tipo di realtà dove, appunto, il teatro e la cultura faticano ad arrivare ma possono diventare un modo per sorridere e stare meglio.
Per racchiudere tutte queste attività e per presentarci al mondo abbiamo creato il nostro sito, www.youmani.org, che è il luogo dei nostri mille amori.
Ti va di raccontarci un “episodio” che ha lasciato il segno nel cuore di tutti?
Questa è una domanda difficile. Un episodio singolo non saprei. Ci sono tante piccole soddisfazioni, tanti momenti che ti fanno dire “ecco questo è il motivo per cui lo faccio”.
Credo anche che ciascuno dei soci abbia un suo momento speciale nel cuore. Le emozioni e i sorrisi non mancano, scegliere un unico episodio è davvero davvero difficile.
Posso però raccontarti la mia emozione quando ho letto la dedica di un ragazzo che ha fatto con me un laboratorio di scrittura creativa che mi ha scritto: “Grazie per avermi incoraggiato a non abbandonare la storia“. Ecco: questo è il motivo per cui lo faccio.
Nel progetto Youmani sono tante le persone coinvolte. Ho chiesto quindi a Chiara se fosse stato possibile ascoltare la voce di tutti, ed ho chiesto loro:
Quale è la cosa più bella che ti porti a casa ogni giorno con Youmani?
Erika
Mi porto via i sorrisi delle persone che ho al mio fianco, che non sono più solo amici ma “colleghi” durante gli spettacoli.
Mi porto via l’empatia e la collaborazione che si crea di volta in volta anche in un semplice evento/incontro.
Mi porto via quella generosità di emozione che c’è tra noi e che si costruisce tra noi e il pubblico.
Mi porto via quel “giallo” che è fato di luce, calore, vitalità che è parte di ognuno di noi.
Lorella
LA VOGLIA
Voglia di fare
Voglia di confrontarmi
Voglia di condividere
Voglia di imparare
Voglia di dare
Voglia di essere
Carlo
Sapere che esiste un porto sicuro su questa terra, non abitato da consanguinei, dove nessuno fraintenderà i motivi che muovono le mie parole e le mie azioni. Si chiama senso di appartenenza e condivisione?
Duilio
Proseguo un percorso umano con persone con cui condivido una passione. Questa relazione si trasforma in cultura e servizio, in abilità e competenza da donare a chi ne necessità.
Davide
La tigre che lascia le montagne per scendere in pianura sarà catturata dagli uomini e uccisa. Oggi la spinta verso l’indifferenza è talmente forte che abbiamo bisogno del sostegno di amici che ci aiutino a essere in contatto con il nostro desiderio più profondo: amare e aiutare tutti gli esseri.
Possiamo guardare in profondità in modo da riconoscere i semi di pace, gioia e gentilezza amorevole. Entriamo in contatto con quei semi, li innaffiamo ogni giorno in modo che gli altri possano sbocciare come fiori, e quando questo accade noi tutti saremo più felici.
Pensiamo agli amici e alla comunità come a un investimento, come alla nostra proprietà più preziosa.
Siamo Youmani dopotutto
Nicoletta
La gioia di fare qualcosa per gli altri divertendomi seriamente con il cuore colmo de “l’Amor che move il sole e l’altro stelle”.
Antonella
Occasioni nuove e impensate di crescita personale; momenti in cui non penso ai problemi di lavoro e la possibilità di essere quello che nella vita reale non posso essere: un’attrice
Francesca
Ogni giorno con Youmani mi porto a casa il piacere di condividere….di “lavorare” per un obiettivo comune
Manuela
La maggior parte di noi ha seguito dei corsi al Teatro Libero di Milano, dove ci siamo conosciuti.
Come drammaturga far parte di un’associazione di volontari, permette di veder realizzare alcuni lavori che altrimenti rimarrebbero nel cassetto.
Scrivere e immaginare nella propria testa un pezzo di teatro è ben altra cosa dal vederlo sulla scena, ma con un gruppo di persone che si conoscono frequentandosi e lavorando insieme nel corso degli anni diventa appassionante. Cadono le più comuni competizioni perché cresce la stima e la comprensione dell’uno con l’altro, ognuno con le proprie peculiarità.
Poi c’è un mistero: scrivendo si inizia con la testa e si finisce con la pancia (o all’incontrario?) passando – si spera – per il cuore che dirige il tutto.
Appena la penna sfiora la carta – ehm il computer (scusate non intendo fargli del male) – succede che accadono degli avvenimenti imprevisti inerenti alla storia che si sta scrivendo (non voglio alzare però troppo il velo che circonda la creazione… è un mistero!) e poi quando il pezzo va in scena vedere quei personaggi in carne ed ossa…insomma è ‘na cosa sconvolgente – provare per credere!
La preparazione di tutto ciò – per noi drammaturghi passa per delle riunioni, diciamo “a tarallucci e vino” che animano lo spirito comunitario, eppure nessuno rivela i propri segreti dell’esistenza… ma non importa: importante è esserci ed essere — yUm-ani!
Andrea
Sentire il respiro del gruppo; c’è sempre, da qualche parte, uno Youmani all’opera: prove, spettacoli, sito, letture, drammaturgie, riunioni, formazione, cene con delitto, mail, locandine, calendari, pubbliche relazioni, verbali, prove audio/luci, ricerche, interviste.
È un prolungamento della vita del singolo, il suo farsi multiplo, un’umana ubiquità e immortalità.
Parafrasando Carlo V:
Nel Teatro Youmani non cala mai il sipario.