Vivere Green è alla portata di tutti

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GREEN MAGAZINE | scoprirecosebelle

Quante volte sentiamo parlare di “vivere green” o di ecosostenibilità? Parole che ci suonano familiari, ma che non ci appartengono per niente. Eppure esistono tantissimi modi per facilitarci la vita, per migliorarla e per rispettare il nostro pianeta che incomincia a non avere più tanta pazienza di sopportare i nostri comportamenti irrispettosi nei suoi confronti. In una ricerca su internet sono venuta a conoscenza del grande portale greenmagazine che è interamente gestito da una grande donna Valentina Olini.

valentina olini green magazine

Mi sono innamorata della sua gentilezza, del suo modo fantastico di scrivere, e non c’è l’ho fatta. L’ho subito intervistata…Il suo portale è ad ampio raggio, parla di cucina, di salute, di cosa succede nel mondo e tanto altro.

 

Godetevi LA SUA INTERVISTA

Ciao Valentina, chi sei e di cosa ti occupi?

Ciao, sono Valentina, ho 35 anni e sono di Genova. Sono una webdesigner anche se in realtà sono laureata in lingue e letterature straniere, più precisamente in lingua araba. Sono mamma di Federico che ha 2 anni e 7 mesi.

Attualmente lavoro come webdesigner, quindi creo siti web e gestisco diversi profili social. Amo tutto ciò he è legato alla grafica web, quindi mi occupo anche di grafica offline.

Dal 2012 gestisco il mio primo figlio,  greenmagazine.it, magazine online dedicato al mondo green.

Come nasce l’dea del portale GREEN MAGAZINE?

Da quando ho 16 anni creo siti web, ho cominciato da sola, studiando nel tempo libero alla sera prima di dormire. Dopo tanti anni di attività è nato GreenMagazine.it, un esperimento. Stavo studiando la Seo e l’unico modo per mettere in pratica quello che avevo imparato era aprire un sito tutto mio e testare le varie tecniche direttamente online.

Così ho creato greenmagazine.it, che tratta argomenti legati all’ambiente e all’ecologia, argomenti che mi stanno molto  a cuore e di cui potrei parlare per ore.

Così in 3 giorni ho creato il progetto, logo, grafica e alcuni  articoli. E da li è cominciata l’avventura che va vanti tutt’ora.

Cosa significa per te oggi vivere green?

Vivere green per me significa essere consapevole delle conseguenze che le nostre azioni quotidiane possono avere nei confronti dell’ambiente e il comportarsi di conseguenza inquinando meno.

Piccole azioni quotidiane, se fatte da tutti, possono cambiare il mondo.

Raccolta differenziata, smaltire l’olio esausto o usare la coppetta mestruale sono alcune delle piccole azioni quotidiane che non ci condizionano la vita ma che possono fare molto.

Poi sia chiaro, ogni tanto sbaglio anche io.

Come fai a reperire tutte le notizie?

Leggo molto, mi informo costantemente e in base a ciò che leggo mi vengono le idee. Seguo moltissime bacheche di Pinterest  da cui mi ispiro continuamente

Spesso ricerco qualcosa per me e poi mi ritrovo a saperne talmente tanto da poterne parlare.

Quali sono i temi che ti appassionano di più e perché?

Sicuramente il riciclo e l’arredamento green. Ho sempre avuto una passione per le cose semplici e belle, quindi quando vedo un bel barattolo di vetro, un cesto di vimini  o altro, devo per forza riutilizzarlo.

E grazie a questa passione mi ritrovo spesso a parlarne sul magazine.

Pensa a due notizie che ti hanno fatto il cuore quando le hai sviluppate e quando le hai pubblicate. Ce le racconti?

Sono una fiera sostenitrice della coppetta mestruale, da quando l’ho conosciuta mi sono informata moltissimo e mi si è aperto un mondo. Mi ha cambiato la vita e ho “convertito” molte amiche che hanno abbandonato gli assorbenti.

Ho scritto diversi articoli riguardo a questo argomento e un e-book scaricabile gratuitamente. Amo diffondere il suo uso, ogni donna in meno che usa assorbenti esterni/interni fa veramente un regalo al nostro pianeta e ai figli dei nostri figli (un assorbente impiega circa  500 anni a biodegradarsi)

Un altro articolo che mi è piaciuto scrivere e che mi ha seriamente interessato parla di smartphone e più precisamente del Fairphone, smartphone etico.

Esiste un’azienda che ha creato un smartphone quasi del tutto green senza sfruttare i paesi africani. Al giorno d’oggi è impossibile utilizzare prodotti provenienti da aziende confict-free, ma questo smartphone è stato costruito con prodotti provenienti da aziende etiche. Parlando di ciò sono venuta a conoscenza del Coltan, minerale leggermente radioattivo che è facilissimo trovare in casa, infatti le nostre tv, i nostri telefonini, i nostri gps sono fatti con questo materiale, estratto in Africa, da lavoratori sfruttati.

Ogni volta che acquisto un elettrodomestico mi informo sul materiale.

 

Ringrazio Valentina per il tempo che mi ha dedicato.