Non mi stancherò mai di ripeterlo, la bellezza, quella che mi piacerebbe scoprire ogni giorno, quella che riesce a stupirmi, che mi fa sbarrare gli occhi per l’incredulità, si nasconde dentro ad ogni diversità e grazie ad ogni diversità il mondo si regge in piedi.
Ed così che poco tempo fa mi è capitata tra le mani la storia di Katiuscia, una donna forte, una donna che non si arrende, una donna che deve lottare con cervelli che si ostinano a non capirla, a non aiutarla. Poi le basta guardare la sua famiglia e ricordarsi che lei è una mamma special, così come suo marito è un papà special e i suoi figli entrambi, bambini special. Questa intervista è particolare, ad alto contenuto emotivo (vi avviso), l’ho lasciata così, senza domande, mi rimane un racconto che ormai leggo da giorni, perché cavolo, ragazzi, il mondo là fuori è bello ed io vorrei divulgarle sempre queste notizie, urlarle sempre.
Cara Katiuscia meriti davvero un abbraccio, una mano, un sorriso ma soprattutto la tua scelta di aiutare chi si trova nella tua stessa situazione ti fa ONORE. Questa è l’unica normalità che vorrei avessero tutti. Mi sono interrogata sul concetto di normalità e diversità. Sono anni che lo faccio. E pochi mesi fa, grazie alle ragazze del diversitylab, ho avuto la risposta che in realtà avevo già nelle mani. Se io sono nata sorella di un ragazzo disabile, un motivo ci sarà. Se la “bellezza salverà il mondo” come diceva Dostoevskij e la “bellezza si nasconde dentro ad ogni diversità”, il mondo sarà salvato dalle diversità, perché proviamo un po’ a ragionarci su, ognuno di noi è diverso rispetto a qualsiasi altra persona. Un giorno riuscirò a mettere insieme tutte queste riflessioni.
Ora vi lascio ad un racconto che merita di essere condiviso ovunque.
(suggerimenti di lettura: leggere tutto d’un fiato)
Mi chiamo Katiuscia Girolametti, nel web mi conoscono come Katyg, romana classe 1984. Diplomata in lingue estere con master in marketing turistico. Conservo sin da bambina la passione per la scrittura, da quando mio padre per il settimo compleanno mi regalò una olivetti, il suo sogno divenne poi la mia realtà.

Ho una fantasia smisurata con la quale spesso entro in competizione con i miei due bimbi: Daniele (8 anni) e Manuel (7 anni), ci raccontiamo fiabe, storie e favole che molto spesso finiscono con la morte delle tartarughe ninja e le cicale fritte…
All’attivo conto dieci pubblicazioni tra i vari concorsi letterari e antologie di prestigio, le quali mi hanno vista finalista; un romanzo in versi “Firmato tua F.” (quando dell’amore diventi vittima) edito dalla Kimerik, insieme ad un cd musicale di Corde&vocali i quali hanno deciso di incidere tre dei miei brani dando al loro singolo lo stesso nome del libro.
In seguito ho continuato la mia attività nel sociale dando vita a “Coraggiosamente fragili” una raccolta poetica scritta a quattro mani in collaborazione con l’Airc (associazione italiana ricerca cancro).

Mio figlio maggiore ha una disabilità chiamata “autismo” è una disabilità? Una malattia? Un modo di essere? Non saprei, ha un mutismo selettivo e non cammina, la strada dell’accettazione è stata lunga ma ad oggi sono una mamma orgogliosa di suo figlio autistico e il mio obiettivo è quello di aiutare tutte le famiglie e soprattutto le mamme che si trovano ad affrontare, come me, una patologia invalidante che molto spesso ti impedisce di fare anche le cose più semplici come fare la spesa al supermercato o andare a cena da amici…

L’emarginazione sociale è una conseguenza spesso inevitabile ma dentro di me ho sempre sentito la necessità di far conoscere la bellezza nascosta nella diversità per questo ho deciso di pubblicare “N.5 non è né un profumo né un mambo” completamente autobiografico, edito dalla Echos edizioni in cui racconto parte della mia vita, la famiglia e la disabilita’ di mio figlio Daniele, un testo tragicomico, vero, realistico con le mille sfaccettature della diversità che scavalcano sempre (o quasi) gli ostacoli della società.
Cos’è per me la bellezza?
Leggete N.5 non è né un profumo né un mambo e lo scoprirete!