Come puoi diventare chi vuoi veramente essere?

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chi vuoi diventare?

“Chiara è una professionista affermata, con un proprio studio e clienti piuttosto importanti.

Lavora da 15 anni.

È stimata e riconosciuta anche dai propri colleghi.

Guadagna bene: non è ricca, ma vive libera dagli affanni economici, concedendosi – ogni tanto – qualche piccolo lusso.

Il suo sogno di ragazza era proprio quello: lavorare in proprio, dedicandosi a progetti prestigiosi e interessanti.

Un giorno di inizio primavera, avviandosi verso l’ufficio, Chiara sceglie di voltare pagina.

Nel giro di pochi mesi chiude lo studio ed apre una panetteria.

Quando leggiamo o ascoltiamo storie come quella di Chiara ci lasciano sempre un po’ di sorpresa e qualche perplessità.

Rimaniamo increduli, almeno per qualche attimo.

Come può accadere che qualcuno che “ha tutto ciò che si potrebbe desiderare” scelga di “buttarlo”?

Ci sembra uno spreco.

Ci sembra quasi ingrato non saper apprezzare ciò che si ha.

Pensiamo che la causa sia l’eterna insoddisfazione che porta alcune persone ad inseguire chimere ingannevoli.

I nostri nonni lo chiamavano “avere grilli per la testa”, essere irresponsabili.

Ma se ci capitasse di parlare di persona con Chiara scopriremmo che la spinta a tutto questo nasce – invece- da un profondo senso di responsabilità verso sé stessi.

Perché, stremati da una vita piena – troppo piena – può accadere di non sapere più perché ci stiamo affannando.

E di rendersi conto che non possiamo più continuare a correre senza ricordare la meta.

Può accadere – ad un certo punto della nostra vita – che non ci piaccia più chi siamo diventati.

E di scegliere di diventare qualcos’altro.

In questi momenti vacilliamo tra frustrazione e desiderio

La frustrazione di aver buttato tempo ed energie. Di avere sbagliato.

E il desiderio intenso di fare di meglio .

Mentre descrivo questa sensazione mi assale un ricordo nostalgico dei tempi del liceo: quello del compito di italiano.

Rivivo in modo nitido le sensazioni di quando si avvicinava il momento della consegna e io rileggevo la brutta copia, praticamente conclusa.

Lo stesso momento in cui decidevo, insoddisfatta, di appallottolare il foglio e riscrivere tutto daccapo.

Con la pagina bianca davanti e la paura di non riuscire a consegnare in tempo.

Spinta dal desiderio di scrivere qualcosa che mi piacesse. Qualcosa che esprimesse veramente ciò che intendevo dire.

La vita che viviamo, quella che – ogni tanto – ci fermiamo a rileggere rappresenta il nostro “tema d’italiano”, la nostra storia.

È il nostro modo di stare al mondo.

E racconta agli altri come noi “pensiamo il mondo”.

“Sono sempre i sogni a dare forma al mondo. Sono sempre i sogni a fare la realtà” Luciano Ligabue

Ci muoviamo tutti, sempre, per realizzare un desiderio.

Abbiamo nella testa il mondo che vogliamo: lo vediamo con l’immaginazione e con il cuore prima ancora che sia realizzato.

Ma ci sono dei momenti in cui – mentre percorriamo la lunga strada per arrivarci – ci sentiamo persi.

“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.”

Dante Alighieri

Cosa dobbiamo farcene dei nostri momenti di vuoto?

Sono i nostri momenti di vuoto.

Quelli che ci spaventano.

Quelli in cui ci chiediamo dove stiamo andando.

Cosa stiamo diventando.

E sentiamo – intenso – il bisogno di ritrovare i nostri pensieri, i nostri sogni.

Se solo ci fermassimo, ritirandoci in un luogo intimo …

Potremmo ritrovarli ancora lì, nascosti tra le mille cose da fare.

O da rinfrescare con un po’di colore, perché si sono sbiaditi con il tempo.

Oppure accorgerci che stiamo realizzando “il sogno sbagliato” perché non è più il nostro.

O non lo era mai stato.

Per poter avere una vita ricca e piena ci servono momenti di vuoto.

Perché, tra il vuoto e il pieno, c’è la spinta per vivere.

Per cambiare. Per creare.

NOTA

Nel caso ve lo stiate chiedendo…. non è importante sapere come è andata a finire la storia di Chiara…

L’importante è cominciare ad essere quello che si vuole diventare.

La buona notizia è che non è mai troppo tardi per farlo.

Dopo una lunga esperienza aziendale maturata su temi commerciali e nell’ambito delle risorse umane, ho scelto di costruire autonomamente la mia strada. Come Coach supporto le persone nel realizzare i propri obiettivi personali e professionali su svariati temi: il miglioramento del proprio work-life balance; lo sviluppo di nuove idee di business; la gestione di “momenti di svolta” professionale; la realizzazione personale. Amo farlo utilizzando un mix di struttura e creatività nella convinzione che ognuno di noi abbia ciò che serve per costruire la vita che desidera #BefullyU è il nome del mio progetto e rappresenta la mia vision: aiutare le persone a realizzare pienamente se stessi.